Nuova Riveduta:

1Samuele 24:16

Sia dunque arbitro il SIGNORE e giudichi fra me e te; egli veda e difenda la mia causa e mi renda giustizia, liberandomi dalle tue mani».

C.E.I.:

1Samuele 24:16

Il Signore sia arbitro e giudice tra me e te, veda e giudichi la mia causa e mi faccia giustizia di fronte a te».

Nuova Diodati:

1Samuele 24:16

Quando Davide finì di dire queste parole a Saul, Saul disse: «È questa la tua voce, figlio mio Davide?». E Saul alzò la voce e pianse.

Riveduta 2020:

1Samuele 24:16

L'Eterno sia dunque arbitro e giudichi fra me e te, veda e difenda la mia causa e mi renda giustizia, liberandomi dalle tue mani”.

La Parola è Vita:

1Samuele 24:16

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

1Samuele 24:16

Sia dunque arbitro l'Eterno, e giudichi fra me e te, e vegga e difenda la mia causa e mi renda giustizia, liberandomi dalle tue mani'.

Ricciotti:

1Samuele 24:16

Il Signore sia giudice tra me e te: veda e giudichi la mia causa, e mi liberi dalle tue mani».

Tintori:

1Samuele 24:16

Il Signore sia giudice e giudichi fra me e te. Egli veda e giudichi la mia causa e mi liberi dalla tua mano».

Martini:

1Samuele 24:16

Giudice sia il Signore, e pronunzi tra me, e te: e disamini, e giudichi la mia causa, e mi liberi dalle tue mani.

Diodati:

1Samuele 24:16

Il Signore adunque sia giudice, e giudichi fra me e te, e vegga e mantenga la mia causa, e mi faccia ragione, riscotendomi dalla tua mano.

Commentario abbreviato:

1Samuele 24:16

Versetti 16-22

Saul parla come se fosse stato sopraffatto dalla gentilezza di Davide. Molti piangono per i loro peccati, ma non se ne pentono veramente; piangono amaramente per loro, ma continuano ad amarli e a collaborare con loro. Ora Dio ha mantenuto la parola su cui Davide aveva fatto sperare, cioè che avrebbe fatto emergere la sua giustizia come la luce, Sal 37:6. Chi si preoccupa di mantenere una buona coscienza, può lasciare a Dio il compito di garantirne il merito. Prima o poi, Dio costringerà anche coloro che appartengono alla sinagoga di Satana a conoscere e a riconoscere coloro che egli ha amato. Si separarono in pace. Saul tornò a casa convinto, ma non convertito; si vergognava della sua invidia nei confronti di Davide, ma conservava nel suo petto quella radice di amarezza; era irritato perché, quando finalmente aveva trovato Davide, non riusciva a trovare nel suo cuore il modo di distruggerlo, come aveva progettato. La malizia spesso sembra morta quando è solo addormentata, e si rianima con doppia forza. Tuttavia, sia che il Signore leghi le mani degli uomini, sia che influenzi i loro cuori, in modo che non ci facciano del male, la liberazione viene ugualmente da lui; è una prova del suo amore, un'anticipazione della nostra salvezza e dovrebbe renderci grati.

Riferimenti incrociati:

1Samuele 24:16

1Sa 26:17; Giob 6:25; Prov 15:1; 25:11; Lu 21:15; At 6:10
Ge 33:4

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